L’arte della persuasione , o retorica, nasce nella civiltà greca del V secolo a.C . Il primo maestro di retorica fu il sofista Gorgia, il quale affermava che la validità di un discorso non dipende molto dalla sua veridicità, ma dalla sua convenienza , cioè dalla sua funzionalità agli obiettivi di convincimento che si propone l’oratore. Al sofista si contrappone Platone, il quale sosteneva che la verità non può essere sostituita da un discorso su cui, attraverso mezzi di persuasione, si raccoglie il consenso delle persone.
Passando per la scuola di Isocrate, che individuò i tre generi del discorso (deliberativo, giudiziario ed epidittico) giungiamo ad Aristotele che fu il primo a dare una definizione di questa arte. Egli afferma il valore formativo dell’arte del parlare e studia le figure del discorso a cui riconosce un potere evocativo nel senso che evoca sentimenti tali da persuadere la persona. A Roma la retorica trova terreno fertile durante l’età repubblicana tra il I secolo a.C e il I secolo d.C. Il suo massimo esponente è Cicerone, il quale la utilizza sia in campo giuridico che politico. In Cicerone , più in generale nel mondo antico, l’arte della persuasione assume un valore positivo poichè essa, come dice lo stesso Cicerone nel De Oratore, unisce i popoli, li libera, salva lo stato e i suoi cittadini , può essere usata come “arma” di difesa dalle provocazioni.
Dopo l’età romana la retorica iniziò il suo lento declino che culmina durante il romanticismo. Solo durante i primi anni del 900 venne ripresa come materia di studio in Francia. L’arte della persuasione però assume un valore sempre più negativo soprattutto durante il periodo delle tre grandi dittature: fascismo, nazismo e comunismo. Infatti i dittatori pronunciavano grandi discorsi davanti al popolo e all’esercito. Per i primi interlocutori serviva per giustificare le proprie azioni distogliendoli dalla realtà; per i secondi serviva ad incitarli prima della guerra.
Ai giorni nostri possiamo renderci conto di una rinascita della retorica. L’arte della persuasione è usata oggi , altre che nella politica, anche in campo mediatico mediante pubblicità dove assume un fine meno nobile, cioè quello di convincere le persone a comprare un oggetto. Anche nella politica, oggi, la retorica è usata per scopi personali e non per il bene dello stato. La retorica quindi non deve essere uno strumento che ammalia l’interlocutore, bensì uno strumento di aiuto.
Suggerimenti
Il tema si può migliorare in 2 punti: ampliando il discorso su Cicerone e quello sul presente.