Traccia: Progresso scientifico-tecnologico e risorse del Pianeta: una sfida per il prossimo millennio.
Titolo: Prevenire è meglio che curare
Nell’arco di circa un secolo e dunque dal XX secolo al XXI, la scienza e la tecnologia hanno fatto enormi passi avanti, in soli 100 anni si è passati dalla scoperta del DNA alla ricerca di cure per gravi malattie, dalla nascita della televisione a robot avanzati inviati su Marte. Sia i progressi della medicina sia il miglioramento delle condizioni igieniche hanno permesso un vertiginoso aumento della popolazione, nel 1900 la popolazione mondiale contava un miliardo e mezzo di individui, oggi abbiamo superato la soglia di sette miliardi di persone ed è stimato che tra meno di 50 anni gli esseri umani ad abitare sulla terra saranno nove miliardi. Questo è un dato più che preoccupante, in quanto le risorse naturali, se sfruttate con il ritmo attuale, si esauriranno e non basteranno per coprire le necessità di tutti gli uomini. Oggi la principale risorsa naturale utilizzata dall’uomo a rischio di esaurimento è il petrolio, dati relativi all’uso dell’oro nero ci dicono che si è passati da 18 milioni di tonnellate di petrolio usate nel 1900 a 2940 milioni nel 1997. Questo non è l’unico aspetto che preoccupa, emissioni di industrie e autoveicoli rilasciate in atmosfera sono infatti la causa principale del surriscaldamento e dell’inquinamento globale, con effetti correlati i buchi dell’ozono e lo scioglimento dei ghiacciai. La diminuzione dell’ozono presente in atmosfera comporta un conseguente aumento dei raggi ultravioletti che giungono sulla terra; lo scioglimento dei ghiacci, comporta, invece, un innalzamento del livello dei mari che può provocare la sommersione e la scomparsa di intere isole.
Oggi che le nuove tecnologie sono entrate in casa di due terzi della popolazione mondiale e oggi che, nei paesi più sviluppati, le famiglie possiedono una o più auto, come si può far fronte a tutti questi problemi e prevenire disastri ambientali?
In primo luogo è necessario, con un’economia ecologicamente sostenibile, non superare i limiti naturali di prelievo del pesce, del taglio degli alberi e delle emissioni di CO2, in quanto occorre obbligatoriamente “non distruggere specie vegetali e animali a ritmo più veloce della loro evoluzione” e non emettere più CO2 di quanto le piante possano assorbirlo.
Come secondo punto la società umana dovrebbe investire fondi sulla ricerca di tecnologie ecocompatibili e meno inquinanti ed iniziare a sfruttare l’energia pulita di fonti rinnovabili che potranno fornire all’uomo energia per tutta la sua esistenza e senza ripercussioni sull’ambiente e l’umanità.
Dunque se non si mettono in pratica piani di sviluppo sostenibili entro i prossimi anni “l’effetto combinato di aumento della popolazione, sovra sfruttamento delle risorse naturali, inquinamento, produrrà una crisi su scala mondiale” che porterà al regresso.