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Riassunto – Canto 28° – Purgatorio – Divina Commedia

Dante si inoltra, ancora accompagnato da Virgilio e Stazio, nella foresta dell’Eden, fino a giungere sulla riva di un fiume, sulla sponda opposta del quale scorge una donna intenta a cantare e a raccogliere fiori. Come verremo a sapere solo alla fine della cantica, si tratta di Matelda, inviata dal cielo a fare da guida a Dante nell’ultima parte del suo viaggio in Purgatorio. Chiamata dal poeta, ella si avvicina e scioglie tutti i dubbi di Dante circa i fenomeni naturali che caratterizzano il luogo. Dalle sue parole apprendiamo allora che quello è il Paradiso Terrestre, che in esso vento e acqua non si generano secondo normali meccanismi atmosferici, che quel fiume si divide in due rami (uno di essi è il Lete, le cui acque tolgono la memoria del peccato, l’altro l’Eunoé, che invece induce il ricordo del bene).

Fonti: italica.rai.it

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