Luogo: VII cerchio: III girone: violenti contro Dio, la natura e l’arte
Sempre camminando sull’argine di pietra del ruscello di sangue, Dante e Virgilio si inoltrano nel settimo cerchio: viene loro incontro correndo un gruppo di sodomiti, violenti contro natura. Uno di essi, con grande stupore, riconosce Dante e ne richiama l’attenzione: Dante incontra così il suo maestro Brunetto Latini, uomo politico e intellettuale fiorentino, che, per parlare qualche istante con l’antico allievo, abbandona la schiera dei compagni di pena. Brunetto loda il discepolo e, dopo avergli predetto l’ostilità dei concittadini, attacca duramente il comportamento morale e politico delle fazioni fiorentine ed esorta Dante a non curarsi della cattiva sorte, tanto è l’onore che le sue qualità gli riservano. Quindi gli indica altri sodomiti, come lui tutti intellettuali e letterati illustri; infine, non prima di avergli affidato l’eredità morale della sua opera più significativa, il Tresor, si allontana di corsa per raggiungere la schiera con la quale è punito e per non essere raggiunto da un altro gruppo di dannati che avanza.
Fonti: italica.rai.it