PETRARCA
Nacque nel 1304 ad Arezzo dove era stato esiliato il padre , Guelfo Bianco, amico di Dante. Le sue vicende biografiche sono continuamente segnate da spostamenti che Petrarca registrò nel suo epistolario .Nel 1312 Ser Petrarca si trasferì ad Avignone dove Francesco iniziò gli studi. Insieme al fratello Gherardo , Francesco continuò gli studi di diritto presso l’università di Bologna.Tornato ad Avignone abbandonò gli studi di diritto e si dedicò alla professione letteraria e allo studio dei testi classici. Nel 1327 incontra per la prima volta Laura, soggetto di molte sue poesie. Intraprese carriera ecclesiastica per difficoltà economiche , prese gli ordini minori che gli consentivano di avere più tempo per la letteratura ( otium letterarium). Fino al 1341 lavorò per i Colonna. Durante questo periodo intraprese molti viaggi che gli permisero di visitare numerose biblioteche alla ricerca di codici antichi. Nel 1341 fu incoronato magnus poeta et historicus. Nel 1345 si stabilì a Verona dove trovò un epistolario di Cicerone, che fece maturare in lui la decisione di raccogliere le proprie lettere. Nel 1347 appoggio una rivolta a Roma guidata da Cola di Rienzo , che però fallisce prima dell’arrivo del poeta a Roma. Si trasferisce a Parma dove riceve la notizia della morte di Laura per peste. Nel 1353 lascia Avignone e si trasferisce definitivamente in Italia , alla corte dei Visconti. Vi rimarrà fino al 1361, compiendo numerosi viaggi diplomatici al loro servizio. Muore nel 1374
CANZONIERE
E’ una raccolta di 366 liriche in lingua volgare. Le vicende narrate coprono un arco di circa trent’anni .Il titolo originale della raccolta era rerum vulgarium fragmenta (Frammenti di cose scritte in volgare).Il tema principale è la vicenda amorosa che viene raccontata “a ritroso”, quando il protagonista è ormai alla soglia della vecchiaia e ricorda con vergogna e tristezza il suo appassionato amore giovanile. La raccolta è divisa in due parti: la prima ha inizio con un sonetto proemiale e unisce le liriche “ rime in vita di Laura “ , la seconda “rime in morte di Laura. L’impianto del Canzoniere presenta numerose simbologie numeriche, a partire dal numero complessivo delle liriche, che rimanda ai giorni dell’anno. E’ poi da notare che la canzone proemiale è la 21esima canzone della raccolta e rimanda quindi ai ventu’anni trascorsi dall’inizio della vicenda alla morte di Laura. I legami stabiliti da Petrarca tra una lirica e quelle contigue sono infatti anche di ordine logico,lessicale,sintattico e metrico e questa continuità consente di leggere il Canzoniere come testo narrativo; l’io lirico nel canzoniere si sdoppia in personaggio e narratore giudicante. Petrarca riprese , rielaborandolo , il repertorio tematico dell’amore cortese e dello Stilnovo. Infatti ne Canzoniere non troviamo la volontà di offrire un modello filosofico dell’amore ma un esperienza umana. A differenza dell’Amore Cortese e dello Stilnovo , Petrarca il rapporto d’amore è rappresentato con modalità fortemente soggettive e individuali. Le liriche del Canzoniere analizzano il dissidio interiore del poeta che è determinato dall’opposizione tra il desiderio d’amore e l’esigenza di purificazione spirituale. A differenza di Dante e dei poeti stilnovistici, per Petrarca l’amore non è solo un sentimento spirituale ma è simbolo del desiderio umano di una felicità terrena. La figura di Laura assume un valore simbolico, rappresenta i desideri terrene da cui Petrarca vorrebbe distaccarsi ma non sa rinunciare. Nella prima parte della vicenda amorosa . Laura è rappresentata come una donna nemica e crudele, lontana e irraggiungibile. A Laura si legano anche il mito di Dafne e il sogno della gloria poetica , espressi dal shenal “Laura”-“Lauro”.