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La società Medioevale, le lingue volgari, l’amor cortese, la cavalleria

La Società Medioevale

Lo schema più primitivo prevedeva unicamente la divisione tra signore e vassallo. In Francia era caratteristica la ripartizione della società in tre stati:

Oratores: comprendeva il chiero;

Bellatores: comprendeva i cavalieri;

Laboratores: comprendeva i cittadini;

Una società quindi statica perché questo sistema era per l’uomo del Medioevo e del primo rinascimento un ordine stabilito da Dio, all’interno del quale ognuno aveva un proprio posto, immutabile. Nella teoria medioevale ogni stato aveva un compito specifico: il clero provvedeva alla salvezza eterna, mentre la nobiltà aveva il compito di difendere popolo e clero dai nemici. Il compito del terzo stato era di nutrire i primi due.

Lingue Volgari

Le lingue volgari ebbero come matrice il latino dell’oralità (romanice loqui) e si svilupparono dal V al IX secolo. Per lungo tempo questo fenomeno è stato considerato dagli studiosi diglossia derivante da un latino “alto” (cultura letteraria) e da un latino “basso” (parlato), per altri invece si è verificato con le “lingue intermedie” diverse a seconda della località. Dopo il fatto avvenuto con il Giuramento di Strasburgo si inizia a parlare di bilinguismo poiché i parlanti in volgare non capiscono più il latino. Indovinello Veronese. I boves sono le dita che guidano sull’alba pratalia, cioè sulla pergamena bianca, l’albo versorio è la penna d’oca da cui escono le lettere nere d’inchiostro (negro semen). Graffito di Commodilla

Cortese

Nel medioevo si sviluppo la cultura dei signori denominata cortese o cavalleresca. Nella cultura signorile era molto importante la forma e l’aspetto fisico, anche la fedeltà, la lealtà e la solidarietà, chi tradiva queste leggi morali veniva chiamato fellone. La letteratura cortese si fece portavoce della classe aristocratica, ma soprattutto cavalleresca. Tra i principali generi della letteratura cortese ci sono: “Le chanson de geste”, il romanzo cavalleresco e la lirica trobadorica . I temi erano rispettivamente la guerra, la vita cavalleresca e l’amore. Ramon Llull scrisse intorno 1275 il più famoso dei trattati medievali dedicati all’educazione e alla funzione dei cavalieri. Amor Cortese per indicare la concezione filosofica, letteraria e sentimentale del concetto dell’amore nella letteratura cortese. Il più famoso trattato sull’amore profano fu il De amore del chierico Andrea Cappellano. Nei primi due libri del De amore c’è un descrizione dettagliata delle regole del corteggiamento e un elogio all’amore che racchiude in sé passione e gelosia. Nel terzo libro elogia il matrimonio, la forma più nobile di amore.

Cavalleria

Le Società Germaniche riservarono la funzione di bellatores a una minoranza. Nell’VII secolo Carlo Martello privilegiò il ruolo della cavalleria pesante che divenne un elitè di prestigio militare e sociale. In latino indicati come milites vennero chiamati in volgare cavalieri. Ai cavalieri più fedeli i grandi signori concedevano armi e cavalli. Nel XI e XII la cavalleria divenne una vera e propria nobiltà ereditaria restringendosi a un ceto chiuso. Inizialmente c’era un elogio alla guerra e alla violenza successivamente di lealtà e onestà. Bellatores -> Militia cristi

Mentalità

Per la mentalità medievale profondamente dominata dalla religione tutto ciò che riguarda l’uomo, il mondo naturale che lo circonda e la storia è stabilito dalla religione.

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