Italo Svevo: nome originale Ettore Schmitz, nato a Trieste 1861, morto a Motta di Livenza nel 1928.
Svevo e D’Annunzio sono quasi coetanei ma hanno una concezione di vita molto distante tra loro: mentre D’Annunzio fonda un’equivalenza tra vita e spettacolo, per Svevo la vita ha uno svolgimento interiore e la letteratura non deve essere esibita, bensì deve rimanere una pratica privata.
La sua attività letteraria viene divisa in tre fasi:
– Quella della giovinezza, che dura fino al 1899, durante il quale scrive Una vita e Senilità;
– Periodo di silenzio letterario che va dal 1899 al 1918 – lavora all’industria di suo suocero;
– Ritorno alla letteratura con la stesura della Coscienza di Zeno -> questo romanzo introduce in Italia il romanzo d’avanguardia, ossia un tipo di romanzo dove al tempo esteriore è sostituito il tempo della coscienza e del monologo interiore; dove alla trama tradizionale strutturata in modo lineare si sostituiscono una serie di temi (matrimonio); il protagonista, Zeno, non ha più la staticità dei personaggi ottocenteschi, ma i problemi di quelli del ‘900.
UNA VITA
LA COSCIENZA DI ZENO
SENILITA’