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Intervista a Dante Alighieri

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Buongiorno signor Dante, è un grande piacere conoscerla. Posso avere l’onore di farle alcune domande?

Certamente, sperando che l’intervista non sia troppo lunga.

Di certo non come il suo naso… Comunque dalla sua lucente tunica vedo che si trova bene in paradiso con Beatrice dalla quale sei innamorato dall’età di nove anni, ma passiamo alla prima domanda. Perché amando Beatrice hai sposato Gemma Donati?

Nella mia vita terrena ho visto Beatrice solamente due volte, ma era già sposata, in quel tempo i matrimoni erano concordati, voluti dai genitori. Vedo Beatrice come una donna angelo sacra e intoccabile.

Prima di essere esiliato, come ha trascorso la sua vita a Firenze?

Ho avuto tre figli da Gemma e in seguito ho iniziato una discreta carriera politica.

Perché fu esiliato?

Le ragioni del mio esilio furono di carattere politico. Appartenei alla fazione dei guelfi bianchi, contrari cioè ad un eccessivo aumento del potere temporale papale. Nel 1301 quando i guelfi neri, sostenuti dal papa Bonifacio VIII si impadronirono della mia città natale, Firenze, fui coperto di accuse infamanti e condannato a due anni di esilio e al pagamento di una multa. Ovviamente non mi presentai a versare il denaro, per questo motivo fui condannato a morte e non potei più rientrare a Firenze.

Sappiamo che mentre era in esilio si è dedicato alla scrittura di diverse opere, ci presenta quelle principali?

La mia prima opera è stata il “Convivio”, la scrissi in volgare perché era rivolta ai cittadini, era un invito alla conoscenza della cultura. In seguito ho scritto il “de vulgari eloquentia” in latino per rivolgermi alla piccola cerchia culturale del tempo, ho affrontato il tema della lingua volgare, una lingua che meritava di essere illustre. Infine mi sono dedicato fino alla morte alla scrittura de la “Commedia”, un poema didascalico che aveva il compito di insegnare all’uomo la strada per la retta via.

Perché le due maggiori guide dell’umanità: gli imperatori e i papi non hanno guidato l’uomo verso la retta via?

I primi perché non hanno svolto il loro compito sul piano politico, mentre i secondi per l’eccessiva attrazione verso i beni terreni.

Purtroppo ora devo andare.

La ringrazio infinitamente per il tempo dedicatomi, ci rivedremo spero il più tardi possibile.

E’ stato un piacere, ti ricordo però che i regni sono tre.

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