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Figure retoriche – Canto 6° – Purgatorio – Divina Commedia

enjambement:

vv.13/14: da le braccia / fiere di Ghin di Tacco

vv.19/20: e l’anima divisa / dal corpo

vv.25/26: da tutte quante / quell’ombre

vv.58/59: posta / sola soletta

vv. 85/86: da le prode / le tue marine

vv.123/124: tutte piene / son di tiranni

vv.142/143: tanto sottili / provvedimenti

apostrofe:

v. 75: Ahi serva Italia, di dolore ostello

v.91: Ahi gente che dovresti esser devota

v.97: O Alberto tedesco ch’abbandoni

v.127: Fiorenza mia, ben puoi esser contenta

anastrofe:

v.25: libero fui

similitudini:

v.66: a guisa di leon quando si posa

v.148: …somigliante a quella inferma

metafore:

v.86: …. e poi ti guarda in seno

v.90: e lasciar seder Cesare in la sella

v.95: per non essere corretta da li sproni,

v. 96: poi che ponesti mani a la predella

v.99: e dovresti inforcar li suoi arcioni

v.105: che ‘l giardin de lo ‘mperio sia diserto

v.129: ….. giustizia in cuore, e tardi scocca

v.130: per non venir sanza consiglio a l’arco

sineddoche::

v. 96 : la predella (parte della briglia)

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