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Figure retoriche – Canto 26° – Inferno – Divina Commedia

V1 Godi Fiorenza , – apostrofe

V2, batti le ali – analogia

V6 orranza, -assimilazione(mutamento della n in r

V7 del ver si sogna, -anastrofe

vv25-33 Similitudine

vv34-42 Similitudine

v69 vedi che del desio – anastrofe

vv79-82 Captatio Benevolentiae (chi parla o chi scrive cerca di

ottenere l’attenzione benevola del s interlocutore)

v101 Siniddoche : si utilizza i termine legno x indicare un imbarcazione

v104 l’isola dei sardi – metonimia (Sardegna)

v116 non vogliate negar , -litote

vv136 Allitterazione «tosto tornò in pianto(f. di suono)

v125 de’ remi facemmo ali al folle volo – metafora

v127 de l’altro polo vedea la morte – anastrofe

Quando mi vidi giunto in quella parte

di mia etade ove ciascun dovrebbe

calar le vele e raccoglier le sarte,

ciò che pria mi piacea allor m’increbbe:

e pentuto e confesso mi rendei.

(Dante, Inferno, XXVI, 79-83): ALLEGORIA-

O frati, – dissi, – che per centomila

perigli siete giunti all’occidente;

a questa tanto picciola vigilia

de’ nostri sensi ch’è del rimanente,

non vogliate negar l’esperienza,

diretro al sol, del mondo sanza gente… –

(Dante, Inferno, C. XXVI, 112-117): IPERBOLE.

V138 percosse del legno il primo canto –

sineddoche e anastrofe

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