DURANTE LA GUERRA LATINA , POICHE’ I CONSOLI VIDERO’ UN INFAUSTO PRESAGIO , ORDINARONO CHE NESSUNO COMBATTESSE SENZA UN ORDINE PRECISO CONTRO IL NEMICO . PER CASO FRA GLI ALTRI COMANDANTI DELLA CAVALLERIA , CHE ERANO STATI MANDATI DA OGNI PARTE PER ESPLORARE , TITO MANLIO , FIGLIO DEL CONSOLE , SI TROVO’ OLTRE L’ACCAMPAMENTO DEI NEMICI CON I SUOI CAVALIERI . QUI C’ERANO I CAVALIERI DEI TUSCOLANI; LI COMANDAVA GEMINO MECIO , UOMO FAMOSO FRA I SUOI SIA PER LE ORIGINI SIA PER I FATTI . EGLI NON APPENA RICONOBBE I CAVALIERI ROMANI , E INSIGE FRA LORO IL FIGLIO DEL CONSOLE, DISSE: “ROMANI STATE PER DICHIARARE GUERRA AI LATINI E AGLI ALLEATI CON UN SOLO SQUADRONE ? CHE FARANNO INTANTO I CONSOLI E I DUE ESERCITI CONSOLARI ? “ MANLIO RISPOSE : “ VI VERRANNO INCONTRO IN UN TEMPO FAVOREVOLE E VERRA’ LO STESSO GIOVE , TESTIMONE DELLA NOSTRA VITTORIA .” A QUELLE PAROLE GEMINO AVANZATO UN POCO DAI SUOI COL CAVALLO DISSE : ”VUOI DUNQUE , MENTRE VIENE QUESTO GIORNO , NEL QUALE CON GRANDE SFORZO RIUSCIATE A MUOVERE I VOSTRI ESERCITI, TU STESSO SCONTRARTI CON ME , PERCHE’ GIA SI VEDA IN QUESTO LUOGO QUANTO UN CAVALIERE LATINO E’ SUPERIORE AD UNO ROMANO ? ” O L’IRA O L’INESPLICABILE FORZA DEL FATO MUOVONO L’ANIMO DEL GIOVANE . E COSI’ IMMEMORE DEL COMANDO DEL PADRE E DEI CONSOLI , SI LANCIO’ A PRECIPIZIO E UCCISE MECIO. QUANDO IL PADRE LO APPRESE , COMANDO CHE IL GIOVANE , CHE AVEVA COMBATTUTO VIOLANDO IL DIVIETO DEI CONSOLI E AVEVA INDEBOLITO LA DISCIPLINA MILITARE , FOSSE LEGATO AD UN PALO E PUNITO CON IL SUPPLIZIO CAPITALE .
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