Nel 1600 la chiesa cattolica dovette affrontare il dibattito sull’ipotesi eliocentrica della quale lo scienziato Galileo Galilei era sostenitore. Tale ipotesi era stata formulata nel XVI secolo dall’astronomo polacco Niccolò Copernico il quale si accorse che la posizione degli astri non coincideva con il posto in cui essi avrebbero dovuto essere. Tale tesi, quindi, negava l’ipotesi geocentrica elaborata da Tolomeo, ma anche quanto scritto nelle sacre scritture. Nonostante Galileo tentò di conciliare le proprie scoperte con le affermazioni bibliche, dopo aver pubblicato un’opera in cui elaborava un confronto tra le due ipotesi, condannato di eresia dalla chiesa cattolica fu costretto ad abiure per non essere bruciato al rogo.
Il nuovo metodo scientifico introdotto da Galileo consisteva in quattro punti:
1. Osservazione diretta di un fenomeno naturale;
2. Formulazione di un’ipotesi;
3. Verifica sperimentale dell’ipotesi;
4. Formulazione di una legge scientifica, in termini matematici.