Testo latino
Cum Romani, sudente Catone, constituissent diruere, Carthaginiensibus igitur imperatum est ut, si salvi esse vellent, ex urbe migrarentur atque sedes novas quaererent. Quod ubi Carthagine auditum est, ortus est statim ululatus ingens: clamaverunt omnes bellum gerendum esse, satiusque esse extrema omnia pati quam patriam deserere. Cum vero neque naves neque arma haberent, in usum novae classis tecta domosque resciderunt:aurum et argentum pro aere ferroque conflatum est;viri, feminae, pueri, senes simul operi instabant: non die, non noctu labor intermissus est. Ancillas primo totonderunt, ut earum crinibus funes facerent; mox etiam matronae ipsae capillos suos ad eundem usum contulerunt.
Trad.
I Romani, persuadendo Catone, avendo deciso di (diruere), venne ordinato ai cartaginesi, che se volessero essere salvi, uscissero dalla città e cercassero nuove sedi. Quando questo venne saputo a Cartagine, sorse subito un grande grido: tutti gridavano che bisognava fare guerra, e che era preferibile patire tutte le cose estreme piuttosto che abbandonare la patria. Non avendo in verità armi nè navi, per la nuova flotta distrussero i tetti e le case: venne sciolto l’oro e l’argento per il ferro e il bronzo, gli uomini, le donne, i fanciulli e gli anziani si davano insieme da fare: il lavoro non venne interrotto nè di giorno nè di notte: Per prima cosa tosarono le ancelle, perchè con i loro capelli facessero le funi, subito anche le donne stesse (contulerunt) i loro capelli per lo stesso uso.