Gertrude, essendo in un momento di debolezza, viene forzata dal padre ad accetta di entrare in monastero. Dopo l’annuncio della sua forzata decisione iniziano i festeggiamenti. Dopo le ultime raccomandazioni sul contegno da tenere e sulle risposte da dare alla badessa, Gertrude viene condotta in monastero a Monza per essere ammessa. Anche nel convento vengono organizzati grandi festeggiamenti. Tra il principe, padre di Gertrude, e la badessa si svolge un colloquio molto formale volto a stabilire la sincerità della vocazione della ragazza. Il sacerdote, incaricato di valutare la sincerità della vocazione di Gertrude, interroga la fanciulla, la quale, per non deludere il padre, mente e dichiara di scegliere per sua volontà la vita claustrale. Gertrude diviene così monaca a vita. La vita del chiostro non allontana però la giovane dalle passioni terrene: i suoi primi anni in monastero sono infatti segnati dall’odio verso le altre suore e da improvvisi cambiamenti d’umore. La giovane monaca viene sedotta da Egidio, un nobile che abita in un palazzo vicino al monastero. Un giorno, minacciata da una sua serva personale di svelare la storia dei due, Gertrude arriva a commettere un omicidio.
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