Giacomo Leopardi: nato a Recanati nel 1798, morto a Napoli nel 1837
Poeta moderno -> nelle sue tematiche troviamo:
– Rapporto con la natura;
– Condizione artificiale dell’uomo moderno;
– Meccanismi spietati della società borghese;
– Il bisogno di nuovi valori e rapporti tra gli uomini
Concezione negativa -> visione tragica della condizione umana, ma non rinuncia ad una ricerca di significato.
La sua poesia vuole rimediare a questa crisi umanitaria, anche se constaterà che nemmeno la poesia lo può consolare.
Il pensiero base della sua poetica è il pessimismo cosmico, costante infelicità dovuto al conflitto dell’uomo che necessità di essere felice ma non riesce ad esserlo. La colpa? Della natura.
Secondo Leopardi è la natura che spinge l’uomo a cercare la felicità, che non si può raggiungere.
L’opposto della natura è la civiltà, arma attraverso il quale l’uomo ha smascherato la verità della propria condizione ma l’ha reso allo stesso tempo più egoista e più fragile.
Produzione poetica:
– Lo zibaldone dei pensieri;
– Le operette morali;
– I canti;
– A Silvia
Leopardi presente una teoria chiamata del vago e dell’infinito, soprattutto nei confronti della poetica romantica. La formazione di Leopardi è stata classicistica, di conseguenza nei dibattiti tra classicismo e romanticismo egli dovette prendere le parti della sua corrente letteraria, anche se a differenza di ogni altro classicista Leopardi esprimeva spontaneità attraverso le sue opere, trasmettendo fantasia ed introspezione; Leopardi rimprovera ai romantici di utilizzare una poesia che ricerca lo strano, l’orrido e non utilizza alcun tipo di immaginazione. I classici antichi rappresentano per Leopardi un esempio da seguire, riproponendoli con uno spirito romantico. Tra le varie forme poetiche Leopardi privilegia la lirica, intesa come espressione simultanea dell’io.