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L’umorismo di Pirandello

L’umorismo di Pirandello innanzitutto è l’espressione del pensiero del relativismo, che pone in questione il concetto stesso di verità. Egli rifiutò il positivismo, ossia la verità oggettiva e il romanticismo, ossia la verità soggettiva, perché il soggetto non è più in grado di conoscerla.

Ne deriva quindi che ogni cosa è relativa perché dipende dal punto di vista da chi la dice, è quindi un intreccio di contraddizioni, motivo per cui è impossibile aspirare alla verità. L’umorismo non propone dei valori ma un atteggiamento negativo, in quanto propone personaggi problematici e inetti e mette in rilievo le condizioni e le miserie della vita, deridendo e componendo allo stesso tempo.

L’arte umoristica evidenzia due contrasti:

– Tra forma e vita; l’uomo organizza l’essenza secondo leggi, riti e istituzioni che sono la forma, la quale blocca le nostre pulsioni vitali e la forza oscura che giace dentro di noi al di fuori di ogni scopo o legge, che contribuiscono alla vita;

– Tra persone e personaggi (maschera); il soggetto costretto a vivere nella forma, non è più un personaggio coerente e solido ma si riduce ad una maschera (personaggio) che recita la parte che la società esige da lui; nell’arte umoristica quindi non sono più possibili né persone né eroi, ma personaggi

Il personaggio ha quindi davanti a sé due strade:

– O si adegua passivamente alle forme, vivendo nell’incoscienza di fingere e nell’ipocrisia;

– O rendendosi conto di questa finzione, decide comunque di vivere in modo consapevole e autoironico la scissione tra forma e vita

Nel primo caso l’individuo è una maschera, nel secondo è una maschera nuda, in quanto è consapevole dei propri autoinganni non riesce a risolverli pur individuandoli.

Il personaggio quindi non vive ma si lascia vivere, cioè si pone al di fuori dell’esperienza vitale e compatisce sia gli eretici che se stesso. Questo distacco riflessivo, amaro e ironico della vita è il segno distintivo dell’umorismo, che quindi si distingue dalla comunità: mentre nel comico è assente la riflessione e la risata è semplice e immediata, nell’umorismo il riso subentra dopo una riflessione sulle ragioni per cui le cose non sono come dovrebbero essere e al riso subentra la pietà.

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